Da LA PREALPINA: Il mondo si e’ accorto di Stefania. E lei lo ricambia.

Mary Borri, Baceno (Verbania)

La bacenese che ha “sconfitto” la disabilita’ subissata di chiamate: “Voglio aiutare gli altri”

E’ frastornata Stefania Vanini, la ragazza ex disabile di Baceno che, dopo ventitré anni di sofferenza ha lasciato la carrozzina ed é tornata a camminare.

Ora che tutta Italia conosce il suo caso é stata tempestata di chiamate. Circa un mese fa accettò di raccontarci la sua storia. Aveva un unico sogno, quello di poter essere di aiuto agli altri. Sembrava un fiume in piena, iniziò a raccontare dei suoi ricordi di bambina, parlò del ricovero al Besta di Milano, della diagnosi di sospetta atassia (una malattia neurologica che provoca la mancanza di coordinazione dei movimenti e che avrebbe dovuto condannarla a una vita sulla sedia a rotelle), del suo impiego in municipio. E, poi, delle ricerche effettuate su internet per scovare informazioni sulla sua malattia, del fatto che non si riconoscesse in quei sintomi, dell’esame del Dna e, infine, della scoperta della vera malattia, la distonia responsiva alla levodopa, della cura che la portò alla vita normale e delle scalate sulle montagne.

Il desiderio di Stefania si sta avverando dopo che i media hanno ripreso e reso nota la sua storia. L’altro ieri – alle 12 – la sua agenda era fitta di impegni. «Ore 13 intervista su Radio Capital, ore 19 Studio aperto, ore 20 Tg5 e Rai, poi altre radio Tv e settimanali. Avete scatenato un putiferio ma é troppo bello», ha detto Stefania.

E dopo la stampa e le televisioni, ieri hanno iniziato a chiamare anche le persone affette dalla stessa malattia, che le era stata diagnosticata in un primo tempo dai medici dell’istituto Besta di Milano, ovvero l’atassia. «Mi hanno chiamata da Gorizia, Pordenone, Palermo, Novara – dice -. Ora mi piacerebbe creare un sito internet in cui ci si possa scambiare le informazioni sulla malattia. Come é cambiata la mia vita, vorrei tanto poter cambiarla e dare conforto ad altre persone che soffrono. Voglio che la mia storia insegni a non abbandonare mai le speranze.

Mi hanno telefonato anche dal Besta di Milano, anche loro sono subissati di chiamate di persone che vogliono avere notizie sull’atassia e sulle cure possibili».

Intanto Stefania e’ stata invitata dal sindaco di Baceno, Stefano Costa, a partecipare a un convegno che si terrà a Rimini, organizzato dall’Uncem. L’incontro, dal tema “Montagna sfida e sviluppo” vuole evidenziare l’utilità del computer nei piccoli paesi di montagna. In quell’occasione la bacenese riceverà anche un premio per la sua tenacia. E dopo Rimini l’attende il Perú, meta del suo prossimo trekking. Dopo 23 anni passati da disabile, l’ansia di vitalità incontenibile gliela si legge tutta negli occhi, quegli occhi che i primi tempi facevano fatica a chiudersi per addormentarsi la sera per la paura di stare dentro a un sogno e per il timore che al risveglio sarebbe svanito tutto, ancora non era non era convinta che quello che le stava capitando era vero.