Da LA PREALPINA: Stefania sotto i riflettori. E oggi la premiano.

Ma. Bo., Baceno (Verbania)

L’ossolana che é guarita da sola attende un riconoscimento alla sua tenacia

Continua a vivere sotto i riflettori Stefania Vanini, la giovane che dopo’aver vissuto per anni su una sedia a rotelle, ha scoperto d’essere affetta da una malattia molto meno grave di quella che le era stata diagnosticata e soprattutto trattabile con un farmaco.

leri mattina, al municipio di Baceno é arrivata la troupe della televisione nazionale tedesca Zdf (Zwetes deutssches fernschen). «Ho visto il servizio al Tg1 – dice la corrispondente di Roma della tv tedesca, Carlotta Tagliarini -. Da li ho svolto alcune ricerche per cercare di risalire, anche con qualche difficoltà, all’ autore del servizio, e soprattutto, per trovare Stefania. Ho telefonato a tutti i Vanini di Baceno, finché ho trovato la casa di Stefania e ho parlato con la madre. Stefania in seguito s’é dichiarata disponibile all’intervista».

Dalla redazione centrale della tv tedesca, che ha sede a Mainz (Magonza), i responsabili della trasmissione di attualità Heute in Europa (tradotto in italiano: Oggi in Europa) sono rimasti entusiasti di questa storia, dando il loro benestare per il servizio in terra ossolana». Nelle riprese effettuate a Baceno Stefania é stata filmata mentre lavora in municipio, ma anche a casa.

E dopo la troupe proveniente dalla Germania ieri anche l’emittente svizzera é giunta tra i monti della Val Antigorio. Nel frattempo non s’attutisce l’eco del suo caso. Un articolo su Stefania é apparso sul periodico “Cronaca vera”, mentre oggi un altro servizio dovrebbe uscire sul settimanale “Oggi”.

Stefania, navigando in internet, ha trovato un’indicazione che le ha permesso di individuare il suo vero male. E proprio questa sua tenacia é il motore che spinge i media a riprenderla, intervistarla e a far conoscere la sua storia, affinché sia d’esempio ad altri malati. La stessa tenacia, peraltro, sarà premiata oggi a Rimini dal presidente dell’Uncem, Enrico Borghi. Ad accompagnarla sarà il sindaco di Baceno, Stefano Costa. «Il riconoscimento vuole anche sottolineare – spiega quest’ultimo – l’importanza dell’utilizzo delle tecnologie nei piccoli comuni di montagna. Infatti se non fosse stato per le sue ricerche al computer, Stefania non avrebbe mai potuto capire che la malattia di cui era affetta era la distonia responsiva alla levodopa, un morbo raro ma curabile, anziché I’atassia.

Da quando il caso é stato reso pubblico, la sua vita chiaramente é cambiata. Ora Stefania é circondata da ritagli di giornale e¢ il telefono continua a squillare, Ma lei non é certo il tipo da montarsi la testa: rimane la ragazza semplice di prima, felice di aver potuto realizzare il suo sogno, scalare le montagne e occuparsi del prossimo come spera di fare per il resto della vita».

«Ormai ogni giorno – conclude la bacenese – ricevo decine di telefonate di persone che chiedono informazioni sul mio male, o che cercano una parola di conforto per riuscire ad affrontare altri problemi di salute».