LE FORESTAZIONI

Giovedi 2 marzo 2006.

Ciao a tutti, vi giunga un abbraccio dal Perù. Approfitto di questo giorno che sono nel letto, per un po di febbre per raccontarvi un po ciò che sto facendo. Dal 20 di febbraio abbiamo iniziato l’attività delle forestazioni per i bambini tra i dodici e i quattordici anni circa, a seconda del periodo di cammino che hanno fatto in Oratorio. È un’attività come vi dicevo che è stata pensata da P. Ugo per dare una mano alle famiglie più povere (attraverso un piccolo compenso per il lavoro che fanno) e nel frattempo imparare a stare insieme, giocare, e riflettere, secondo il metodo salesiano, ovviamente con tutti i distinguo e correzioni che si devono fare in un altro paese, in un’altra cultura. È una specie di campo scuola che si tiene in estate, per 15 giorni. Ne faremo due turni,ora sta terminando il primo.

La Parrocchia ha preso un terreno sopra il paese, che gli è stato donato dalla comunità campesina, ed ora tocca a noi recintarlo e piantare gli alberi: eucalipto e pino. Nella foto si può vedere la realtà, siam a circa 3800 mt, mas o meno, la vegetazione volge al suo termine, poco più sopra inizia la Puna, cioè dove la vita è tra le più difficili, e si vive solo di allevamento di animali. Ci sono molti villaggi che vivono ancora cosi, nonostante tanti si stanno spopolando per la corsa “miracolosa” alla città. Il terreno è piuttosto ampio, ci permetterà di piantare circa 3500 piantine nuove, che in seguito diverranno proprietà dei ragazzi. La strada che si vede nella foto va fino a Llata , salendo ancora di altitudine, a circa due ore di carro . Un viaggio su strade sterrate che un po’ di tempo fa era soggetto a parecchi assalti, vista la scarsissima presenza umana e di controlli a queste quote.

Ma torniamo al lavoro che vi sto raccontando: ecco alcune immagini che vi fan vedere ciò che si realizza: la preparazione dei buchi e la recinzione. Tutto il lavoro viene fatto a mano, portando il materiale sul posto,che è a circa un’ora di cammino dal Taller, che è il nostro campo base, al quale verso le 5 di sera si ritorna.

Quando si arriva “a Casa” si fa merenda, il lonche, si gioca un po’ (hanno una forza incredibile per noi che non siam abituati a queste quote!), poi si riflette realizzando il “quaderno“ del campo, col quale si cerca di trasmettere alcuni concetti, aiutandoli a riflettere, poiché non sono per niente abituati né a scuola, né in famiglia. Eccoli al lavoro che sicuramente per loro è il più difficile della giornata!

Poi, dopo un momento di preghiera, si va a mangiare il meritato pasto quotidiano, che durante questo periodo sono tre pasti regolari, cosa che di norma non succede così facilmente… il tutto è molto essenziale certamente, come potete vedere, ma vi assicuro è già uno standard più alto della norma.

Ebbene, di solito dopo cena si va a nanna, poiché di mattina ci si alza presto, per le sei, anche se loro sono abituati ancora prima, alle 5 massimo, per andare i più a lavorare la chacra, la terra, e a pasteare, pascolare gli animali, con i genitori. A volte una breve scenetta sui temi della giornata da la buona notte a tutti.

Al sabato mattina si fa pausa, per tornare dalle proprie famiglie e riprendere domenica pomeriggio.

Come da noi ci sono gli animatori, ragazzi più grandi e maturi che seguono i più piccoli nella giornata. Ecco il responsabile del turno, Vladi, con alcuni ragazzini del mio gruppo, cioè dove faccio parte come “animatore”. La lingua non l’ho imparata ancora bene, ma pian piano me la sto cavando, e coi bambini si può comunicare in vari modi.

Ecco un’immagine che mi piace e riassume un po lo spirito della gente del posto: è Ligorio, uno dei ragazzini col quale ho iniziato ad instaurare una bella relazione, che dopo una lunga giornata di lavoro al terreno, col sole e pioggia molto frequenti, scendendo verso casa…

si pulisce nel modo più naturale che possano avere qui a disposizione, come del resto la gente qui nella “sierra” fa di norma, date le loro poche possibilità. Per ora è tutto, le mie batterie e quelle del computer si stanno esaurendo!!

un abbraccio a tutti, alla prossima.

Venerdì 10 marzo il primo turno è finito, ora siam nel mezzo del secondo. Nelle due settimane abbiamo fatto circa 3000 buchi per le piantine, e quasi 500 per il recinto. E si, i numeri son grossi, si vogliono piantare circa 3600 tra pini ed eucalipti. Son davvero tanti ed il lavoro si è fatto sentire per tutti, ma alla fine i ragazzini sono molto soddisfatti. Chi ha fatto più fatica sono io, che non son abituato alla quota, ricordo che il lavoro si svolge a circa 3800 metri, e a questi ritmi, che sono abbastanza serrati. Sento molto la fatica fisica, occorre del tempo per abituarsi a queste quote, dove sono anche frequenti i cambi di climi, per cui quando piove e tira un pò di vento fa parecchio freddo, mentre quando esce il sole fa caldo e occorre munirsi di crema per non bruciarsi, come ovviamente mi è capitato all’inizio! Dovrò ancora farmi la scorza peruana!

Ora col secondo turno abbiamo iniziato a piantare le prime piantine di eucalipto, che cresce con più facilità anche dove ci sono un po di pietre, mentre il pino è più delicato. I ragazzini, in questo turno sono un poco più piccoli, sui 12-13 anni, sono molto entusiasti e svolgono il loro lavoro con semplicità ed tanta voglia di fare, senza molti problemi. Alla fine, come dicevo prima, ricevono un piccolo “pago”, metà in soldi metà in viveri, e siamo sui trenta chili di alimenti vari, soprattutto pasta, zucchero, farina, riso, una nutella (che anche qui non manca mai!!!) e poi dei piccoli premi per i gruppi che si sono classificati ai primi tre posti, a livello di lavoro, gioco, attività, disciplina, puntualità. E si il metodo educativo è abbastanza “rigido”, ma pare funzionare altrettanto bene. Ecco un’immagine che mostra il momento del pago, e quindi un esempio di come vengono utilizzati i classici viveri (le raccolte di alimenti) che vengono mandati da “voi” qui da “noi”!

Ieri sera abbiamo proiettato in chiesa le foto scattate alle ragazzine delle costure durante le atività: sono state molto contente di vedersi in foto, spesso ridevano di sé, per loro è una bella novità. Sono venute alla proiezione anche delle signore, credo qualche madre, ma anche persone esterne, interessate alle attività della Parrocchia. Stasera ci sarà per tutti la Via Crucis, siam in Quaresima, e cosi a anche per i ragazzini della forestazione che scenderanno dal Taller (che è in alto rispetto alla Parrocchia) e ci troveremo in chiesa alle 6 e 30. Domani mattina pausa per la forestazione e poi si rincomincia domenica pomeriggio.

Un abbraccio, Roby